Contagi e vaccinazioni: la stretta connessione

Focus Covid-19: epidemia e vaccinazioni

a cura di Bruno Paccagnella

Per dubbi e approfondimenti potete scrivere a:  associazione@associazionefsf.it

COVID 19: il “circolo virtuoso”
(aggiornato al 24/5/2021)

La seconda ondata dell’epidemia di COVID-19 (iniziata a metà luglio del 2020), ha conosciuto gli ultimi “picchi” tra metà marzo e i primi di aprile di quest’anno; da allora in poi contagi, ricoveri e decessi hanno cominciato a ridursi, sia pure molto lentamente.

Ma è a partire dalla prima decade di aprile che lo scenario comincia a cambiare, in meglio, in misura significativa: da allora, cioè, i tassi di decremento dei vari fenomeni si sono via via rafforzati, tanto che nelle ultime due settimane si può osservare il manifestarsi di un positivo “circolo virtuoso”: meno positivi in circolazione, meno contagiati; ancor meno positivi e ancor meno contagiati, e così via.

In termini numerici questo significa contagi ormai in calo al ritmo settimanale del 30% e oltre; ricoverati (anche in terapia intensiva) in discesa del 20% alla settimana; e decessi che si riducono anch’essi a una velocità settimanale quasi del 30%. E si tratta di percentuali che per i valori assoluti in gioco, sempre più bassi, sono destinate ad accentuarsi quasi di giorno in giorno.

Ma soprattutto si può osservare che rispetto ai “picchi” che i vari fenomeni hanno toccato nei mesi scorsi, i valori attuali sono inferiori anche dell’80-90%.

Non abbiamo dati che consentano di affermarlo in modo inequivocabile, ma è del tutto ragionevole ritenere che “catalizzatore” di questo circolo virtuoso del trend al ribasso dell’epidemia, sia stata l’accelerazione impressa alla campagna vaccinale, arrivata a oltre 30 milioni di dosi somministrate e a oltre 10 milioni di “immunizzati totali” (persone cioè che hanno ricevuto entrambe le dosi o il vaccino monodose).

Sarebbe sbagliato ritenere che siamo al “liberi tutti”, o che la seconda ondata sia da ritenersi conclusa. Posizioni come queste, tradotte in comportamenti individuali di massa “lassisti”, favorirono lo scorso anno la seconda ondata epidemica. Rispetto ad allora la grande differenza sta nella disponibilità dei vaccini, ma nemmeno questa garantisce del tutto che una nuova ripresa dell’epidemia non si possa verificare.

Per illustrare la situazione in atto presentiamo il grafico dei contagiati giornalieri per 100 mila abitanti, per il quale è stata fissata una “soglia critica” di 250 (che costituisce anche uno dei parametri considerati per assegnare il “colore” dalle regioni). Nella media degli ultimi sette giorni il suoi valore è sceso a 51 per la Lombardia e a 52 per l’Italia, il che significa, rispettivamente, l’84 e l’80% in meno rispetto ai valori massimi raggiunti nei mesi scorsi (330 per la Lombardia, il 17 marzo, 269 per l’Italia il 22 marzo).

 

Vaccinazioni: AVANTI COSI’!
(aggiornato al 24/5/2021)

La campagna vaccinale procede ormai spedita, a un ritmo giornaliero medio, in Italia, di quasi mezzo milione di dosi al giorno (poco meno di 485 nella settimana dal 17 al 23 maggio); con una media giornaliera di 83 mila vaccinazioni al giorno la Lombardia procede anch’essa praticamente alla stessa velocità.

Anche se la soglia-obiettivo di mezzo milione di dosi giornaliere sembra difficile da superare in modo stabile e duraturo (dal 29 aprile in poi è avvenuto solo 10 volte) siamo comunque in presenza di uno sforzo imponente, che comincia a dare frutti anche nel contenimento dei contagi.

Prosegue con regolarità la fornitura delle dosi alle regioni (arrivate a quasi 33 milioni di unità), delle 30,9 milioni già somministrate. Di queste, oltre 5,3 milioni in Lombardia: più di 3,5 milioni di “prima dose”, quasi 1,7 milioni di “seconda dose” e poco meno di 78 mila del vaccino monodose di  Johnson&Johnson; nel complesso, 53,1 dosi ogni 100 abitanti in Lombardia, 51,8 in Italia.

Passando dalle “dosi” ai “vaccinati”, il risultato, al momento, è, in Italia, di oltre 21,1 milioni di persone vaccinate: 10,2 milioni gli immunizzati “totali”, quasi 10,9 gli immunizzati “parziali” (che hanno ricevuto solo la prima dose). In Lombardia i primi sono quasi 1,8 milioni, i secondi poco meno di 1,9 milioni, per un totale di oltre 3,6 milioni di vaccinati. Nel loro insieme gli immunizzati, sia pure a un grado diverso di protezione, sono così arrivati a oltre un terzo della popolazione, sia in Lombardia che in Italia (36,3 e 35,4 x 100 abitanti). Hanno invece superato la metà del totale gli over 70 completamente immunizzati: oltre il 56% in Lombardia, più del 52% in Italia.

Il grafico che segue mostra la situazione più completa e dettagliata per la Lombardia; gli over 70, ad esempio, sono ormai immunizzati quasi al 90%, e la stessa quota supera il 95% per gli over 80; di questi ultimi, oltre 88 su 100 sono “totalmente” immunizzati.

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